Nel panorama automobilistico italiano, può capitare di trovarsi in possesso di un’auto da demolire con fermo amministrativo. Una situazione che può sembrare senza uscita, soprattutto se il veicolo in questione è ormai vecchio o inutilizzabile, ed è proprio per questo che molti si chiedono se sia possibile demolire auto con fermo amministrativo e, se sì, in quali circostanze. In questo articolo analizzeremo in modo approfondito la normativa vigente, le eccezioni previste e le procedure da seguire per affrontare correttamente questo scenario.
Cos’è il fermo amministrativo e quali sono le sue implicazioni
Il fermo amministrativo è un provvedimento cautelare con cui l’Agenzia delle Entrate blocca l’utilizzo di un veicolo intestato a un contribuente moroso, iscrivendo il vincolo al PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico. L’obiettivo è quello di ottenere il pagamento di cartelle esattoriali non saldate.
Una volta attivato, il fermo si traduce nell’impossibilità di circolare con il veicolo: l’auto deve essere custodita in un luogo privato e non può essere parcheggiata su suolo pubblico, né utilizzata. Chi infrange queste regole rischia sanzioni molto severe, come ad esempio multe salate, sospensione della patente e persino la confisca del mezzo.
Il fermo è preceduto da una specifica procedura: viene notificata al proprietario una cartella esattoriale, poi un preavviso di fermo con almeno 30 giorni di tempo per mettersi in regola. Solo dopo questa fase si passa all’iscrizione vera e propria.
Esistono alcune eccezioni secondo le quali è possibile continuare a utilizzare il veicolo anche se sottoposto a fermo: questo accade solo se è strumentale all’attività lavorativa o se è intestato a persone con disabilità, e sempre previa richiesta documentata all’ente di riscossione.
Perché non si può demolire subito un’auto con fermo amministrativo?
Demolire auto con fermo amministrativo non è normalmente consentito, proprio perché l’automezzo costituisce una garanzia per il creditore e permetterne la demolizione equivarrebbe, in un certo senso, alla dispersione di un bene utile a soddisfare il debito che il cittadino ha con lo Stato. La normativa stabilisce quindi che il veicolo può essere radiato solo dopo aver estinto la somma dovuta e ottenuto la cancellazione del fermo da parte dell’ente competente.
Tuttavia, ci sono delle eccezioni che rendono possibile la demolizione auto con fermo amministrativo, purché ricorrano determinate condizioni. Quali? Vediamolo assieme!
Quando è possibile demolire un’auto con fermo: la Deroga ACI
Un’importante apertura arriva da una circolare dell’ACI del 2009, che prevede la possibilità di radiare dal PRA un veicolo sottoposto a fermo amministrativo, ma solo se quest’ultimo risulta gravemente danneggiato, inutilizzabile o distrutto. In poche parole, se il mezzo non può più essere impiegato in alcun modo e il suo valore commerciale è nullo, il vincolo perde di efficacia.
Questa è una deroga fondamentale nel contesto di fermo amministrativo e rottamazione, che consente in casi estremi di liberarsi di veicoli ormai inservibili.
Per procedere in tal senso, serve una certificazione ufficiale da parte delle autorità competenti o dell’ente esattore, che attesti lo stato del veicolo: tale documentazione sarà poi allegata alla richiesta di radiazione presso il PRA.
Procedura passo-passo per la Demolizione con Fermo Amministrativo
Il primo passo per chi si chiede come demolire auto con fermo amministrativo è verificare ufficialmente la presenza del vincolo tramite visura al PRA e, una volta confermato, si deve valutare lo stato del veicolo: come abbiamo visto, se è inutilizzabile o distrutto, si può richiedere un attestato che lo certifichi.
Questa certificazione può essere rilasciata solo da enti competenti, come ad esempio dalla Polizia, dai Vigili del Fuoco o, in alternativa, dall’Agenzia delle Entrate stessa. Con questi documenti sarà poi possibile affidarsi a un centro demolizione autorizzato, come Comauto, per la procedura ufficiale.
È essenziale sapere che, anche dopo la demolizione auto con fermo amministrativo, il debito che ha generato il fermo non viene cancellato: rimane in carico al proprietario e potrà produrre nuovi effetti in futuro.
Quanto costa rottamare un veicolo con fermo amministrativo?
Il costo della rottamazione auto con fermo amministrativo può variare a seconda della condizione del veicolo e della necessità di certificazioni aggiuntive. In generale, i costi comprendono gli emolumenti ACI, il bollo di legge e, se il mezzo non è marciante, anche il trasporto presso il centro di raccolta. Se si sceglie di estinguere il debito per ottenere la cancellazione del fermo, allora si aggiungeranno anche gli importi dovuti all’ente creditore.
Per chi si chiede se si può rottamare un’auto con fermo amministrativo, la risposta è sì, ma solo seguendo uno di questi percorsi autorizzati. Se hai ancora dubbi o domande, chiedi ad un esperto di Comauto!
Cosa succede dopo la demolizione del veicolo?
Demolire un veicolo non equivale a cancellare il proprio debito, proprio perché dopo la procedura di rottamazione, il fermo amministrativo viene rimosso dal PRA solo relativamente a quel mezzo, ma continua a esistere per altri eventuali beni registrati. Il proprietario rimane quindi debitore a tutti gli effetti.
Questo è un punto spesso trascurato da chi cerca di rottamare auto con fermo amministrativo per “liberarsi del problema”: la demolizione può aiutare a rimuovere un vincolo materiale, ma non risolve la causa del blocco.
Domande Frequenti sulla demolizione con fermo
Si può demolire un’auto vecchia non incidentata con fermo?
Solo nel caso in cui venga certificata la sua inutilizzabilità totale.
Serve per forza l’ok dell’Agenzia delle Entrate?
Solo se il mezzo non è stato danneggiato in un incidente e non ci sono certificazioni delle forze dell’ordine.
La demolizione cancella il fermo?
No, il fermo viene rimosso dal veicolo ma non dal profilo del debitore.
Chi si trova quindi con un’auto da demolire con fermo amministrativo ha due alternative: saldare il debito o dimostrare che il mezzo è inutilizzabile. In entrambi i casi, la procedura richiede attenzione, documentazione e talvolta il supporto di professionisti. In un contesto complesso come quello del fermo amministrativo e rottamazione, è fondamentale agire con consapevolezza per evitare ulteriori problemi legali o amministrativi.
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